3. Attribuzione del valore di verità ad enunciati che contengono una negazione
Nonostante il lavoro di trasformazione degli enunciati veri in falsi e di quelli falsi in veri, l'attribuzione del valore di verità ad un enunciato falso non è sempre priva di difficoltà, soprattutto da parte di alcuni alunni che faticano di più ad applicare correttamente i concetti logici.
Di fronte ad incertezze e perplessità è utile far riflettere ancora sul significato della negazione: cambiare il valore di verità degli enunciati. Quasi tutti i bambini hanno imparato presto che per non fare confusione si può:
1. leggere con attenzione l'enunciato |
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2. togliere la negazione all'enunciato |
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3. assegnargli il valore di verità |
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4. cambiarlo mettendo la negazione |
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Questo procedimento è utile anche perché crea un automatismo efficace anche per lavorare con sicurezza in situazioni più complesse,ad esempio nell'attribuzione del valore di verità ad enunciati con doppia negazione.
Abbiamo poi proceduto con le seguenti attività (le schede proposte come verifica sono da colorare opportunamente, su scelta dell'alunno oppure su indicazione dell'insegnante):
Sia nella fase orale che in quella della rappresentazione grafica è sempre stata richiesta la spiegazione del perché l'enunciato fosse vero o falso
questo sia per abituare i bambini a riflettere anche nelle attività più semplici, sia per avviare alla verifica sistematica di un lavoro svolto.