Numeri e Macchine in Classe Paolo Giangrandi
(I.T.I. A. Malignani Udine) |
Le radici del computer sono molto più antiche
di quanto si possa pensare. Sebbene il calcolatore, come noi oggi lo conosciamo,
sia stato inventato solo negli anni della seconda guerra mondiale, l'uso di
strumenti utili per il calcolo matematico si riscontra già nelle antiche
civiltà con all'introduzione delle prime nozioni di matematica. L'obiettivo
di questo modulo didattico è quello di ripercorrere questa lunga storia,
dalle radici, caratterizzate da strumenti molto semplici come l'abaco, ai
moderni calcolatori elettronici.
Oggi, l'uso del calcolatore è stato esteso ai
più svariati contesti spezzando il legame storico esistente tra calcolatore
e matematica. Tuttavia, la storia degli strumenti di calcolo è stata
per molti secoli intrecciata in modo profondo con quella della matematica
e proprio questo legame costituisce il tema centrale del lavoro qui presentato.
Tre, in particolare, sono gli aspetti che in questo modulo vogliamo evidenziare
riguardo all'evoluzione dei calcolatori:
Attualmente, il calcolatore
permette di investigare aspetti della matematica che difficilmente potrebbero
essere esplorati mediante calcoli manuali. Il calcolatore è una sorta
di cannocchiale in grado di amplificare le nostre capacità nello studio
della matematica. Gli studenti dovrebbero comprendere che fare matematica
oggi con il calcolatore non significa eseguire solo calcoli numerici: il calcolatore
moderno ha esteso il campo d'applicazione ben oltre ciò che avevano
immaginato i primi inventori delle macchine calcolatrici. Quali capacità
di calcolo ci si può aspettare da un calcolatore? Cosa significa "calcolare"?
Questo lavoro vuole portare lo studente a comprendere che il termine calcolatore
ha assunto nel tempo un significato sempre più ampio e ricco, fino
a comprendere attività un tempo predominio esclusivo dell'intelligenza
umana. Ad esempio, lo studio del grafico di una funzione matematica o il calcolo
della derivata simbolica di una funzione costituiscono, oggi, semplici applicazioni
presenti in numerose calcolatrici tascabili e questi compiti non erano certo
stati previsti nei primi calcolatori. Cosa ancora più importante, l'introduzione
dei calcolatori ha portato ad indagare in termini rigorosi la natura stessa
del processo di calcolo dando via al settore della teoria della computabilità.
Gli attuali calcolatori non
sono il frutto del lavoro di un singolo inventore e di una singola idea geniale
ma sono il risultato di tante idee legate al contributo di molti studiosi
e sperimentatori appartenenti a diverse discipline. La storia dei calcolatori
è infatti caratterizzata da diversi filoni con proposte talvolta complementari
e altre volte divergenti. Per questo
motivo, il modulo didattico qui presentato è articolato in diverse
unità didattiche che non riflettono necessariamente una rigida sequenza
cronologica, ma mirano ad illustrare le diverse strade percorse nel cercare
soluzioni al calcolo automatizzato. Un'unità didattica è poi
dedicata al software: la componente meno visibile del calcolatore ma non per
questo meno importante. Lo studente dovrebbe comprendere che il software rappresenta
"l'anima" del computer moderno e ne determina il comportamento rendendo
possibile l'applicazione di questa macchina in un numero infinito di contesti.
Dal punto di vista didattico,
il tema affrontato si presenta con una molteplice valenza. Innanzi tutto,
il percorso ideato costituisce una presentazione della storia dell'informatica
con la sua straordinaria evoluzione tecnologica. Per svariate ragioni, gli
aspetti storici risultano molto spesso i temi più trascurati nell'insegnamento
dell'informatica e in genere delle scienze. Il lavoro vuole poi introdurre
lo studente ad alcuni temi fondamentali dell'informatica: dal concetto di
algoritmo al computer come macchina programmabile, dal software alle macchine
virtuali, dall'elaborazione numerica a quella simbolica. Bisogna poi ricordare
che non solo la matematica si serve di strumenti di ausilio, ma questi strumenti
a loro volta si sono arricchiti di idee matematiche interessanti, talvolta
innovative. Ogni strumento di calcolo racchiude sempre concetti matematici
che ci portano a sottolineare come il legame tra numeri e macchine sia caratterizzato
da una sinergia continua tra la matematica e la progettazione dei dispositivi
di calcolo. La ricostruire di semplici strumenti di calcolo, come proposto
nel modulo, dovrebbe aiutare gli studenti a penetrare i principi matematici
che ne determinano il funzionamento. Infine, l'unità didattica più
vicina al moderno calcolatore introduce la struttura e il funzionamento degli
attuali calcolatori presentando i componenti fondamentali e il loro ruolo
nell'elaborazione delle informazioni.
Questo modulo didattico non
mira a presentare l'evoluzione degli strumenti di calcolo approfondendo in
modo tecnico la complessità delle tecnologie informatiche, ma procede
attraverso un percorso didattico "aperto" agli studenti delle Scuole Medie
Superiori che non abbiano una particolare preparazione nel settore delle tecnologie
elettroniche. Le diverse tappe che hanno caratterizzato la storia dell'informatica
vengono introdotte il più possibile mediante oggetti e strumenti, proponendone
in vari casi la ricostruzione perché siamo convinti che un lavoro diretto
sugli oggetti sia spesso più efficace in termini didattici di molte
parole ascoltate in modo passivo. Ogni lezione presenta agli allievi diversi
oggetti, inseriti in un particolare cammino e una breve descrizione ne illustra
il ruolo e la cornice storica. Naturalmente, al fine di completare didatticamente
la presentazione, l'insegnante farà uso anche di trasparenze o diapositive
con figure di calcolatori storici e di personaggi che hanno contribuito in
modo determinante alla storia dell'informatica. Figure con schemi di strumenti
di calcolo e con rappresentazioni di componenti relativi ai computer aiuteranno
poi lo studente nella comprensione dei principi di funzionamento di questi
calcolatori. Sebbene gli argomenti che caratterizzano l'evoluzione degli strumenti
di calcolo si prestino a numerosi approfondimenti, al fine di mantenere agile
la trattazione del tema affrontato, si è preferito fare una scelta
dei contenuti utile sotto il profilo didattico e sufficientemente sintetica
da poter essere trattata in un modulo didattico di una trentina di ore.
Tra i diversi tipi di approfondimenti
relativi all'informatica, l'aspetto storico è sembrato quello di più
facile accessibilità all'allievo delle scuole superiori poiché
non presuppone un particolare background. A questo proposito, il modulo didattico
qui presentato è stato scritto in modo da essere il più possibile
"self-contained" evitando gli approfondimenti tecnici che ne avrebbero
reso difficile la comprensione all'allievo non specializzato nei settori elettronico
o informatico. Infine, l'aspetto storico caratterizzante questo lavoro può
costituire un tema di approfondimento e di collegamento con altre discipline,
quali quelle storiche e filosofiche, con cui non sempre è facile trovare
punti di contatto.
Questa unità didattica
nasce dall'esperienza acquisita in seguito ad alcuni corsi di informatica
e di matematica che l'autore ha tenuto qualche anno fa con la presentazione
del materiale qui illustrato. L'interesse evidenziato dagli allievi ha incoraggiato
a proseguire nella raccolta e nella presentazione del materiale. La realizzazione
della mostra "Numeri e Macchine" (presso l'Università di Udine,
prima nel febbraio 2000 insieme alla sezione Mathesis di Udine e poi nel marzo
2001 nell'ambito della Giornate della Cultura Scientifica) è
stata l'occasione per riorganizzare il materiale raccolto negli anni precedenti
(si veda in queste pagine il museo
virtuale che descrive in maggiore dettaglio la mostra).