Tratto da:
Informatica per la scuola
elementare
di Beppe Pea
Corso di base 1991
Ö
La teoria dell'informazione, che per certi versi è diventata una branca della
matematica applicata; studia il passaggio, fra due sistemi intelligenti, di dati e
informazioni inerenti ad un oggetto. Dei due sistemi intelligenti quello che possiede
l'informazione viene detto trasmittente, mentre l'altro che
deve venire in possesso dell'informazione viene detto ricevente". L'operazione
che viene effettuata viene detta "trasmissione" e questa può essere
effettuata solo attraverso un "canale" di comunicazione.
Ma
l'informazione, per essere trasmessa, ha bisogno di essere rappresentata con
"segni che la codifichino. Questi segni possono essere estremamente
diversificati come ad esempio:
- Sensazioni
fisiologiche (visiva, tattile, auditiva, olfattiva, gustativa) che manifestino forma,
colore, suono, stato della superficie, profumo, sapore, ecc... di un oggetto fisico;
- Parole o
espressioni verbali capaci di descrivere l'informazione;
-. Scritti in
grado di rappresentare l'informazione;
- Impulsi di
corrente elettrica;
- Onde
elettromagnetiche;
- Campi
magnetici;
.
L'informazione
così trasmessa viene, dal sistema ricevente, ricostruita in arrivo mediante
l'interpretazione dei segni, quindi fra trasmittente e ricevente ci deve essere in
comune la conoscenza dei segni usati.
Conoscere i segni
che servono per trasmettere le informazioni e conoscere con quale ordine e in quale modo
devono essere combinati fra loro affinché l'informazione arrivi integra al ricevente,
significa conoscere un linguaggio.
Una prima
definizione di linguaggio potrebbe essere la seguente: "è un insieme di segni, di
regole, di convenzioni, di leggi che serve a trasmettere le informazioni da un sistema
trasmittente ad un sistema ricevente".
Si
è visto che i linguaggi utilizzano segni dalle
origini
più svariate e quindi, grazie a ciò, possono essere classificati in diverse categorie
quali:
-
dei fiori;
-
verbale;
-
scritto
-
degli occhi;
-
gestuale;
-
dei fatti;
.
Questi
sono linguaggi che l'uomo ha sviluppato per comunicare con altri esseri viventi, ma
nell'informatica la comunicazioni avviene anche fra uomo e macchina (e viceversa) e fra
macchina e macchina e, in tali situazioni, il linguaggio dei fiori non può essere
utilizzato.
Risultano
invece più efficaci linguaggi basati su segni quali:
-
i versi della corrente;
-
i poli magnetici;
-
le intensità luminose;
-
i segni grafici;
..
anche
perché questi linguaggi permettono la scrittura dei dati sulle memorie utilizzate in
informatica. Si dà perciò una netta prevalenza ai linguaggi scritti e, per
comprendere l'importanza di alcuni di questi, è necessario procedere ad una
classificazione basata sulla evoluzione che questi codici di scrittura hanno avuto fino ad
oggi.