É l’argomentazione che giustifica la previsione

La prova non ha un ruolo cardine nella previsione, ma nello scegliere tra diverse possibili argomentazioni che fanno determinate previsioni.
L’ affidabilità di una teoria dipende quindi da quali false teorie sono state proposte in passato e non dal suo contenuto.

 Gli induttivisti parlano di una teoria affidabile o meno data una certa prova.
Nella
raffigurazione popperiana del progresso scientifico, non sono le osservazioni, ma i problemi, le controversie, le teorie e le critiche che sono primari.

Una teoria che non è portatrice di una soddisfacente spiegazione è per esempio la seguente: 
«Ogniqualvolta io salterò da luoghi elevati nelle maniere in cui secondo la teoria prevalente morirei, invece fluttuerò. 
A parte questo la teoria prevalente regge universalmente. Le rivali confutate dalla teoria prevalente sono anche le rivali confutate della mia teoria. E quindi la mia teoria è avvalorata esattamente quanto la teoria prevalente.»

Non è così, infatti una teoria così costruita dalla prevalente aggiungendo una proprietà non spiegata di me che fluttuo, non ha fornito spiegazioni o contro la teoria prevalente delle mie proprietà gravitazionali, o in favore della nuova. 
Non è stata sottoposta  ad alcuna critica, né ad alcuna prova sperimentale.

 L’affidamento quindi alla teoria della gravità è giustificato dalla distinzione tra una buona spiegazione e una cattiva ed anche dalla prova osservazionale passata, che non ha smentito la teoria prevalente. 

Le argomentazioni sono a favore della teoria prevalente.  
Non serve assumere che è probabile che il futuro assomigli al passato, non serve quindi il principio di induzione.