D. Ménage à trois: filosofia, letteratura, scienza.

Il problema della conoscenza e della rappresentazione del reale.

 

“Da quando la scienza diffida delle spiegazioni generali e delle soluzioni che non siano settoriali e specialistiche,la grande sfida per la letteratura è il saper tessere insieme i diversi saperi e i diversi codici in una visione plurima,sfaccettata del mondo”.

I. CALVINO, Lezioni americane, Molteplicità, in I.C., Saggi I, Meridiani, Mondadori, 1995, p.723.

“I livelli della realtà esistono anche in letteratura, anzi la letteratura si regge proprio sulla distinzione di diversi livelli di realtà e sarebbe impensabile senza la coscienza di questa distinzione. L’opera letteraria potrebbe essere definita come un’operazione nel linguaggio scritto che coinvolge contemporaneamente più livelli di realtà. Da questo punto di vista una riflessione sull’opera letteraria può essere non inutile allo scienziato e al filosofo della scienza”.

I. CALVINO, I livelli della realtà in letteratura, in Una pietra sopra, in I.C., Saggi I, Meridiani, Mondadori, 1995, p.381.

“In realtà se voglio che il mio quadro possa valere non solo per l’oggi ma anche per il domani, devo comprendervi un elemento che ho finora trascurato. Quello che stavo descrivendo come un matrimonio a letti separati, va visto come un ménage à trois: filosofia, letteratura, scienza. La scienza si trova di fronte a problemi non dissimili da quelli della letteratura; costruisce modelli del mondo continuamente messi in crisi, alterna metodo induttivo e deduttivo, e deve sempre stare attenta e non scambiare per leggi obiettive le proprie convenzioni linguistiche.Una cultura all’altezza della situazione ci sarà soltanto quando la problematica della scienza, quella della filosofia e quella della letteratura si metteranno continuamente in crisi a vicenda”.

I. CALVINO, Filosofia e letteratura, in Una pietra sopra, in I.C., Saggi I, Meridiani, Mondadori, 1995, p.186.

“Il lettore che dobbiamo prevedere per i nostri libri dovrà avere esigenze epistemologiche, semantiche, metodologico-pratiche che vorrà continuamente confrontare anche sul piano letterario, come esempi di procedimenti simbolici, come costruzioni di modelli logici”.

I. CALVINO, Per chi si scrive? (Lo scaffale ipotetico), in Una pietra sopra, in I C., Saggi I, Meridiani, Mondadori, 1995, p.202.

 

Partendo da questo ricercato intreccio da parte di Calvino, nei suoi testi narrativi, di problematiche linguistiche, scientifiche e filosofiche, in questa Unità didattica ci si propone di individuare ne Le città invisibili alcune questioni che possano interessare da vicino anche il “filosofo della scienza”, e di approfondirle.Questo non solo a titolo di utile e logico complemento dell’intero Modulo, ma anche di spunto per gli insegnanti per la programmazione di un itinerario curricolare mono o pluridisciplinare  per l’ultimo anno di un corso di studi liceali, da compiersi in un periodo di tempo anche più lungo delle quattro ore previste in questa Unità didattica, che francamente paiono poche.

 

A tal fine pare opportuno suggerire la seguente bibliografia essenziale:

Filosofia della scienza in Paolo Rossi, La filosofia-Le filosofie speciali,UTET,1995.

Wittgenstein, Tractatus logicus philosophicus, Einaudi,1989.

Wittgenstein, Ricerche filosofiche, Einaudi,1967.                

Feyerabend, Problemi dell’empirismo, Lampugnani Nigri,1971.

Voce Strutturalismo in Abbagnano-Fornero, La filosofia contemporanea, IV, UTET,1991.

Voce Popper in Abbagnano-Fornero, La filosofia contemporanea, IV, UTET,1991.

 

 

OBIETTIVI

Conoscenze:

q       Problematiche linguistiche, scientifiche e filosofiche presenti ne Le città invisibili;

q       Il riduzionismo di Wittgenstein e del Neopositivismo logico;

q       Riduzionismo e strutturalismo;

q       Principio di verificazione e principio di falsificazione; Karl Popper.

Competenze:

q       Individuazione di problematiche epistemologiche e strutturalistiche in un testo letterario;

q       Loro contestualizzazione;

q       Lettura e comprensione di passi di trattati di filosofia della scienza;

q       Riflessioni sui procedimenti scientifici, sul linguaggio e sulle manifestazioni antropologiche.

Capacità:

q       Analisi, sintesi, osservazione, elaborazione logico-critica, collegamento pluridisciplinare.

 

 

L’unità didattica è strutturata in quattro lezioni della durata di un’ora.

 

Lezione I (1h): Percepire, rappresentare, comunicare. Linguaggi e segni. Verificazione e

                        falsificazione.

Þ    Individuazione ne “Le città invisibili” di nuclei problematici (All. 1D).

Þ    Contestualizzazione e sintesi dei nuclei problematici individuati.

 

Metodologia:

Compresenza degli insegnanti di Lettere e Filosofia. Lettura in classe e contestualizzazione di passi significativi di Le città invisibili. Sintesi in funzione delle lezioni successive.

 

Lezione II (1h): Il riduzionismo di Wittgenstein e del Neopositivismo logico.

Þ    Livello ontologico e livello logico dell’istanza riduzionistica in Wittgenstein.

Þ    Il principio di verificazione nel Neopositivismo.

Þ    Verifica delle proposizioni scientifiche (All. 2D).

 

Metodologia:

Lezione frontale. Lettura e analisi di passi del “Tractatus logicus philosophicus” di Wittgenstein. Discussione. Gli studenti prendono appunti.

 

Lezione III (1h): Riduzionismo e Strutturalismo

Þ    Lo Strutturalismo come variante del Riduzionismo.

Þ    Linguistica strutturale.

Þ    Lo Strutturalismo in altre aree disciplinari (All. 3D).

 

Metodologia:

Lezione frontale. Discussione. Gli studenti prendono appunti.

 

Lezione IV (1h): L’insufficienza del principio di verificazione e la proposta del principio di         

                           falsificazione; Karl Popper.

Þ    Il principio di induzione.

Þ    Il principio di falsificazione di Popper (All. 4D).

 

Metodologia:

Lezione frontale. Discussione. Gli studenti prendono appunti.

 

 

In conclusione, sull’unità didattica gli insegnanti di Lettere e Filosofia compiono una verifica formativa tramite questionario a risposta singola