Gli enunciati logici

 

3 Formulazione di enunciati logici riferiti a materiale strutturato.

Tra i vari materiali a disposizione abbiamo scelto di utilizzare, inizialmente, i "Figurotti", (tratti da Corcione, D. Martini, G. 1992. Matematica a tre anni. Milano. FrancoAngeli fondamentalmente per tre motivi:

  1. era un materiale già conosciuto dai bambini che lo avevano utilizzato nella scuola per l’infanzia. Ci è sembrato, pertanto, opportuno riproporlo anche per assicurare una continuità con il lavoro svolto negli anni precedenti.
  2. piace molto ai bambini che lo utilizzano anche per raccontare e raccontarsi storie fantastiche, per inventare giochi anche al di fuori delle attività didattiche vere e proprie
  3. è un materiale con poche e semplici caratteristiche, facilmente individuabili anche da bambini che presentano problemi di apprendimento, adatte a limitare le possibili ambiguità.

In seguito abbiamo usato anche il materiale proposto nel supplemento al numero 29 di L’Ecole Valdotaine, "Dragolandia Draghi, serpenti, mele di fuoco Una storia per rac…CONTARE" e quello suggerito in Colombo, Bozzolo, C. 1993. Logica — Insiemi — Relazioni, proposte didattiche. Brescia. La Scuola.

È opportuno affidarsi, in questa fase, a materiale strutturato per evitare che gli alunni possano prendere in considerazione anche enunciati non pertinenti alla logica, in particolare quelli legati alle impressioni personali.

L’insegnante ha invitato ogni bambino a scegliere un figurotto (tra i 27 cartellini mobili a disposizione) e a descriverlo solo oralmente. Tutti gli alunni hanno descritto il loro figurotto utilizzando frasi semplici e prive di ambiguità (es. Il figurotto ha tre buchi), tutte vere. È stato allora richiesto di descrivere nuovamente il proprio personaggio, ma utilizzando solo frasi false: il compito non è stato altrettanto semplice.

In questa fase, infatti, è opportuno insistere sulla formulazione di frasi false che dai bambini sono ritenute non adatte alla descrizione, molti dicono che la frase falsa non va bene per descrivere e la scartano come frase che non può stare nella casa della logica.

Abbiamo allora fatto un gioco: dopo aver rappresentato graficamente il personaggio scelto,

es:

tutti i bambini hanno rimesso il loro cartellino insieme a quelli non utilizzati inizialmente. Un bambino ha quindi descritto il proprio personaggio usando solo frasi false, i compagni, dopo aver ascoltato con attenzione, dovevano individuare il figurotto e correre a cercarlo tra tutti i 27 cartellini, per poi confrontarlo con quello disegnato sul quaderno del compagno. È emersa immediatamente la necessità di utilizzare tutte le sei frasi false per far individuare l’elemento considerato. Durante il primo tentativo, infatti, il bambino incaricato della descrizione aveva usato solo tre frasi false e tra i compagni sono nate perplessità sul figurotto da individuare.

Es;

elemento da descrivere

Frasi false usate

Possibilità di scelta

… è blu

… è triangolo

… ha un buco

Rosso, quadrato, con due buchi

Rosso, quadrato, con tre buchi

Rosso, cerchio, con due buchi

Rosso cerchio con tre buchi

Giallo, quadrato, con due buchi

Giallo, quadrato, con tre buchi

Giallo, cerchio, con due buchi

Giallo, cerchio con tre buchi

 

Il gioco è proseguito con la nuova regola scoperta: per descrivere solo con le frasi false è necessario usarle tutte.

Nel caso in cui l’elemento individuato non fosse quello giusto, l’alunno lo avrebbe descritto nuovamente e dopo ogni frase tutti avrebbero dovuto dare il loro giudizio di verità e procedere, quindi, ad una nuova ricerca.

Solo pochi bambini hanno avuto difficoltà nel riconoscere il personaggio descritto; difficoltà in parte risolte lavorando a coppie con un compagno che non avesse dimostrato incertezze.

Anche questa fase è durata qualche giorno ritagliando brevi momenti all’interno di altre attività (cfr fase 1)

Anche dopo il superamento delle difficoltà, i bambini hanno più volte richiesto di rifare il gioco e hanno avuto modo di descrivere anche altri elementi oltre a quello scelto inizialmente. Tranne pochi casi, tutti hanno imparato a:

  1. descrivere un elemento utilizzando sia frasi vere che frasi false
  2. dare il valore di verità ad un enunciato semplice