L'importanza del contesto: la conoscenza del problema da risolvere

Nella prima unità veniva chiesto di determinare il minor numero di confronti per trovare ad esempio il massimo e il minimo di un insieme di n oggetti diversi. Qualche studente per tentativi, cercava conferma alla sua congettura, e spesso la formula pensata, anche se verificata in un certo numero di casi, non era poi quella giusta. 
Le varie prove possono solo informarci che la  nostra congettura è errata, non potrebbero mai darci la certezza che è giusta. 

Questo semplice esempio dovrebbe far capire come nella successione di risultati delle varie prove non è assolutamente scritto quale effettivamente sia la regola, potremmo sbagliare numerose volte e non trovare mai la regola giusta se non aiutassimo i nostri tentativi con un ragionamento che giustifichi la congettura: 
n -1 passi per trovare il massimo + n/2 - 1 per trovare il minimo (dato che applico lo stesso procedimento utilizzato per il massimo sulla metà degli oggetti). 
Il ragionamento effettuato dipende dalla conoscenza del problema da risolvere, in qualche caso potrebbe essere meno chiaro, più incerto, quale sia il ragionamento corretto,  ancora in fase di elaborazione e chiarirsi solo successivamente.
Nessun ragionamento privilegiato può invece essere fatto nel caso dei tre aeroplani, se non quello di cercare di capire qual era l'idea di chi l' ha inventato e quindi qual è "il problema
" che deve essere risolto.

Nel formalismo scritto, nei risultati delle varie prove, non è scritto quale è  il problema, né quindi la sua soluzione, perché tale formalismo, e così qualunque altro, come anche i risultati delle prove effettuate, possono essere adeguati alla soluzione di molti problemi, e  quindi " il riconoscere " la regola dipende dalla conoscenza del problema, dalla conoscenza del "significato" del formalismo.


Esistono giochi con le carte, giochi di induzione, che consistono nel ricercare la regola pensata da un componente del gruppo, che per un breve periodo assume un ruolo "divino" agli occhi degli altri giocatori che si sforzano di capire, osservando come procede il gioco, quali sono le  regole. Il dio provvisorio ha una fantasia limitata, e la sua fantasia è molto simile alla nostra, quindi non sarà troppo difficile scoprire il suo gioco..