SCOMPAIA
L'AUTORE ...
(Cibernetica e fantasmi da Una pietra sopra)
Calvino
presenta la possibilità di vedere la letteratura come semplice processo
meccanico.
Come poteva dalla storia o dall’inconscio scaturire una pagina scritta? Questo
nessuno l’ ha mai spiegato.
“Di
fronte alla vertigine dell’innumerevole, dell’inclassificabile, del continuo
mi sento rassicurato dal finito, dal sistematizzato, dal discreto.”
(Calvino).
La
letteratura è frutto di un incastro tra parole, che stanno l’una dietro
l’altra, che seguono determinate regole spesso non definite o addirittura
inventate dall’autore stesso.
All’interno
dello scrivere si annulla o si moltiplica la personalità dell’autore e
quindi, anche una macchina scrivente potrà produrre una pagina scritta con una
particolare personalità.
Quindi
anche così l’opera letteraria continuerà ad essere il simbolo di un’epoca
o di una società, com’è sempre stato, ma scomparirà la figura
dell’autore.
“Scompaia dunque l’autore, questo enfant gaté bambino viziato - dell’inconsapevolezza, per lasciare il suo posto a un uomo più cosciente, che saprà che l’autore è una macchina è saprà come questa macchina funziona.” (Calvino).
Calvino vede nella macchina un potente strumento capace di riprodurre tutti i mondi possibili che il linguaggio è in grado di inventare. L' uso comune sviluppa un minimo delle potenzialità del linguaggio ed è invece proprio la macchina che gliele restituisce tutte.
I giochi combinatori danno origine
a mondi virtuali, a tutti i mondi possibili, mondi che diventano reali, oppure
elementi del mondo cosiddetto reale, non appena uno di questi viene utilizzato,
diventa una parte del linguaggio della gente comune, di una società.