Percorsi didattici di rilievo, adattabili alle esigenze di apprendimento di allievi di qualunque età, sono quelli basati sulla mostra “Numeri e Macchine”, già allestita con successo presso questo Ateneo in febbraio 2000 e, di nuovo, nell’ambito delle recenti Giornate Scientifiche. I principali oggetti dell’esposizione sono illustrati attraverso le pagine di un sito che si intende trasformare in prototipo di museo virtuale. La mostra ripercorre la lunga storia delle idee e degli strumenti di calcolo, dalle radici, caratterizzate da artefatti molto semplici come l’abaco o i bastoncini di Nepero, ai moderni calcolatori elettronici. Tre, in particolare, sono gli obiettivi che si cerca di perseguire: (i) illustrare le diverse soluzioni tecnologiche adottate nel corso di questo cammino; (ii) esporre i principi matematici che hanno ispirato molti strumenti di calcolo, dai regoli calcolatori ai circuiti elettronici dei computer; (iii) mettere in luce la rapidità con cui è cresciuta la potenza di calcolo e sono diminuite le dimensioni dei dispositivi. Le diverse tappe sono documentate da oggetti e strumenti, organizzati secondo una sequenza che ha lo scopo di evidenziare le principali idee alla base della evoluzione dei calcolatori. La parte del percorso più vicina al moderno calcolatore può essere vista anche come un’introduzione alla struttura e al funzionamento degli attuali calcolatori con la presentazione dei componenti fondamentali e del loro ruolo nell'elaborazione delle informazioni.

I temi affrontati dalla mostra rivelano una molteplice valenza dal punto di vista didattico. Tra i diversi tipi di approfondimenti relativi all’informatica, l’aspetto storico sembra quello più facilmente accessibile, poiché non presuppone particolari conoscenze tecniche. Le varie sezioni permettono agli insegnanti di sottolineare come particolari apparentemente poco significativi, o la difficoltà di reperire a basso costo supporti per la scrittura, abbiano notevolmente influenzato la scelta del tipo di rappresentazione numerica e delle relative tecniche di calcolo. Per esempio, la diversità fra gli oggetti utilizzati per il conteggio, a seconda delle risorse disponibili nell’ambiente (sassi nelle zone desertiche, taglie in quelle boschive, ecc.), ha condizionato non solo la forma di scrittura, ma anche gli algoritmi per il calcolo e l’evoluzione delle idee matematiche. Seguendo il percorso dell’evoluzione tecnologica gli alunni diventano consapevoli della continua ricerca, da parte dell’uomo, al fine di ideare macchine in grado prima di memorizzare ed elaborare numeri, poi di programmare una sequenza di operazioni. Essi sono particolarmente attratti da carillon, telai e piccoli giocattoli nei quali si può riconoscere una macchina programmabile le cui schede e i cui tamburi costituiscono le prime forme di programma. Inoltre, si può constatare come non solo la matematica si è servita di strumenti di ausilio, ma questi strumenti, a loro volta, si sono arricchiti di idee matematiche interessanti, spesso innovative. Infine, poter vedere la notevole differenza fra i calcolatori realizzati un paio di decenni, o anche pochi anni fa, rispetto a quelli attuali, dà il senso della velocità con cui si sta evolvendo la tecnologia alla base degli strumenti informatici, pur mantenendo sempre valide le idee fondanti.


 

 

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