Glossarietto 

 
 

 

A completamento di questa unità didattica vengono fornite le definizioni di alcuni dei termini più usati per chiarire l’accezione con la quale sono stati usati e per evitare ambiguità.
Si può fare riferimento, inoltre, al glossario presentato nel lavoro sui Linguaggi per la Scuola Superiore (A3,b)

 

CONTESTO
Il contesto è lo scenario nel quale avviene la comunicazione: è caratterizzato dall’ambiente in cui essa avviene, dai ruoli dell’emittente e del ricevente, dalle circostanze di tempo, dagli eventi che precedono l’atto comunicativo.
La conoscenza del contesto in cui avviene la comunicazione è indispensabile affinché vi sia un vero "passaggio" delle informazioni ed è importante riconoscere che ci sono vari tipi di contesto, quello linguistico e testuale, quello situazionale o extralinguistico, quello culturale.


REFERENTE
Elemento della realtà a cui rimanda il messaggio; può essere una cosa materiale, .oppure un concetto astratto o non reale, immaginario.
Nella pratica didattica, tenuto conto dell’età dei discenti e della loro fragile capacità di astrazione, si è talvolta ritenuto opportuno accordarsi sul termine "referente" e usarlo e contraddistinguerlo con la dicitura "idea referente" per caricarlo di significato rimandando all’idea che sta effettivamente a monte del messaggio stesso.

 

CANALE
Mezzo fisico attraverso il quale passa il messaggio dall’emittente al ricevente.

 

CODICE
Insieme di segni e insieme di regole per costruire i significanti. Ogni lingua, in quanto sistema di segni, è un codice : ed è caratterizzata dalle norme che regolano l’uso convenzionale secondo il quale i vari caratteri devono essere organizzati
La conoscenza delle regole che mettono in relazione i singoli segni permette di realizzare una comunicazione efficace ed economica.

 

DECODIFICA
Interpretazione di un messaggio espresso in un determinato codice; presuppone la corretta conoscenza dei sistemi dei segni e la padronanza delle norme e delle regole che organizzano quel tipo di codice.

 

SEGNO
E’ l’associazione di qualcosa di materiale ( un suono, un’immagine, un gesto ) e che possiamo definire significante, con qualcosa di concettuale, un’idea che chiamiamo significato.
In ogni segno il rapporto tra significante e significato è arbitrario ed è frutto di una convenzione.
I segni possono essere visivi, acustici, gustativi, olfattivi, tattili

 

LINGUAGGI
Ogni segno o insieme di segni usato per trasmettere un messaggio dà vita ad un alfabeto che si organizza, poi, in un linguaggio: costruito convenzionalmente , regolato da precise norme, può presentarsi sia in forma verbale (fa uso di "parole" orali e scritta) che in forma non verbale ( fa uso di "gesti" e di "disegni"); serve a connettere significati e significanti e può parlare di sè

 

SIGNIFICANTE
Elemento concreto che può essere colto dai sensi. Un significante può avere più significato a seconda del contesto o del quadro di riferimento

 

SIGNIFICATO
Senso che attribuiamo ad un determinato elemento a livello concettuale.

 

 

BIBLIOGRAFIA

F: de Saussure Corso di linguistica generale, Laterza,1979
T. De Mauro Scuola e linguaggio, Ed. Riuniti 1981
C. Marchi Impariamo l’Italiano, Rizzoli 1984
C. Molteni Lingua e Logica, Ed. La scuola 1989
E. Zamponi I Draghi Locopei Einaudi 1986
A. Campanile In campagna è un'altra cosa Rizzoli 1984
E i manuali scolastici
M. Corti C. Caffi Per filo e per segno Bompiani
M. L. Altieri Biagi La grammatica dal testo A.P.E. Mursia
F. Sabatini Lingua e linguaggi Loescher
M. Carlà Scritture e percorsi Palumbo
Ferrario Pasero Zatta Prendere la parola Marietti

 

 

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