La Comunicazione

 
 
 

Parte generale


 


Quale collocazione
destinare ad un’unità didattica sulla Comunicazione, proposta da sempre nell’ambito dell’insegnamento dell’Italiano, in un progetto come questo in cui il filo conduttore è l’interesse per l’informatica?
Domanda sicuramente affascinante che riapre l’annoso e sempre attuale problema della frammentazione delle conoscenze in ambiti sempre più specialistici, a scapito di quella valenza formativa che deve, invece, caratterizzare la didattica.
E se, ogni giorno a scuola, le frequenti riflessioni di docenti dell’ambito scientifico matematico e di docenti dell’ambito umanistico letterario sul ruolo e sulla valenza delle loro discipline si concludono sempre con la certezza che il sapere è unitario, irrisolti rimangono comunque alcuni interrogativi: quanto gli allievi colgono di questa visione unitaria del sapere? Quante volte a scuola invece di puntare allo sviluppo delle capacità cognitive e al potenziamento del pensiero logico, si privilegiano aspetti specifici delle singole materie curriculari?
Se si ritiene, quindi, di ripensare la programmazione dell’insegnamento dell’Italiano per sviluppare, attraverso la riflessione sul linguaggio, la composizione e la scomposizione della struttura linguistica, se si considera fondamentale l’analisi dell’articolazione logica del pensiero, se si vuol puntare sulla relazione tra linguaggi naturali e linguaggi artificiali ecco che questa unità didattica assume una connotazione coerente con tutto il progetto.


 
 

 

OBIETTIVI FORMATIVI


 

DESTINATARI

 

Destinatari del presente lavoro sono gli/le allievi/e di una classe prima del biennio di un istituto tecnico.



 
 
 
SOMMARIO

 
La presente unità didattica che richiede, circa dodici ore di lavoro in classe, viene proposta all’inizio dell’anno scolastico, immediatamente dopo le "attività di accoglienza" ed è organizzata in otto sotto-unità:

S1 Pre-requisiti del processo comunicativo
S2 Lo schema della comunicazione
S3 Il segno
S4 Il codice
S5 Il contesto e le funzioni linguistiche
S6 Presupposizioni e inferenze
S7 Codificare e decodificare
S8 La comunicazione inefficace

GB Glossarietto e Bibliografia

 

Versione in formato PDF

Presentazione e sottounità 1-4 Sottounità 5-8, Glossarietto e Bibliografia


 
Le indicazioni che si propongono all’attenzione dei docenti sono sicuramente non esaustive e potranno risultare talvolta scontate: il modesto bagaglio culturale degli allievi che solitamente si iscrivono alla classe prima di un istituto tecnico, le loro eterogenee conoscenze di base, lo scarso o alterno impegno che dimostrano nello studio, il fascino esercitato da una miriade di altri messaggi, l’incapacità tipica della loro età di leggere in modo critico le informazioni da cui sono bersagliati, spingono l’insegnante ad individuare percorsi semplici, chiari, inducono a tentare per questa unità didattica che è, in fondo, propedeutica a tutte le altre che la seguiranno, un approccio "mediato", "guidato" dal docente e talvolta anche ludico.

Quando si riportano note relative alla sperimentazione in classe si fa riferimento a situazioni concrete vissute in anni scolastici recenti e sfruttate, successivamente, per apportare modifiche alla scansione e all’organizzazione dei contenuti stessi. Il percorso qui suggerito è, comunque, risultato proficuo e, anche a detta degli stessi allievi, ha risposto alle finalità preventivate.
Esempi di esercizi utili a potenziare l'apprendimento e a far sviluppare competenze sono reperibili su tutti i manuali scolastici; nella stringata bibliografia, a fine lavoro, è possibile attingere qualcuno fra i titoli dei tanti testi in commercio.

Prima di presentare i singoli aspetti di questo lavoro si vogliono fare alcune osservazioni:
lo sforzo di ridimensionare taluni aspetti specifici del significato e significante nel testo poetico non deve indurre a pensare ad una disarmonia nel piano di lavoro in quanto questo argomento sarà oggetto di adeguato approfondimento nel programma della classe seconda;
la prevalenza della parte operativa su quella teorica, quel far leva sugli errori più diffusi, non deve sembrare un’eccessiva semplificazione del percorso, dove la trattazione teorica è trascurata, ma piuttosto una precisa strategia di lavoro, una scelta confortata e consolidata dall’esperienza didattica.



 
 
 
 
 
Premessa

 
Si nota nella pratica didattica una certa difficoltà di comunicazione; i messaggi degli allievi, infatti, si presentano spesso imprecisi, disordinati e poco pertinenti rispetto al contesto, le informazioni vengono costruite con troppe inferenze e dimostrano la mancanza di un corretto uso della semantica e della sintassi che organizza il linguaggio.
Diventa, perciò, fondamentale per l’insegnante favorire l’acquisizione di tecniche comunicative corrette, mirate e, se possibile, "raffinate", emancipando i/le discenti da una fruizione passiva ( come succede, ad esempio, con la pubblicità ) o incompleta, dove per difetto di "comprensione", ossia di decodifica, non si riescono a cogliere gli aspetti connotativi dei messaggi ( ad esempio come accade per la poesia ), oppure non se ne individua lo scopo. Aspetto non trascurabile, quest’ultimo, in quanto riflettendo sulle modalità della Comunicazione si può risalire all’articolazione logica dei messaggi e, di conseguenza, del pensiero stesso: l’uso corretto dei connettivi, la scomposizione dei periodi, la loro ricostruzione in uno schema non possono che favorire il potenziamento delle capacità logiche. Si può, pertanto, far riflettere sull’analisi di alcuni costrutti sintattici, far leva sulla capacità di riconoscere la rete delle proposizioni che costituiscono un periodo e farle classificare secondo le loro funzioni.
La ricaduta di questa attività sulla preparazione degli allievi può risultare coerente con lo svolgimento degli argomenti di tutte le discipline in quanto favorisce la comprensione consapevole dei contenuti, agevola l’assimilazione organica degli stessi e pone le basi per un sistematico utilizzo di essi.
Per il docente di lettere significa, anche, avviare i suoi discenti verso la fruizione dei testi ed in particolare del testo poetico con una decodifica "raffinata" e che tocchi più livelli di significato. In particolare, come si può osservare nella presentazione della quinta sotto-unità, sulle funzioni linguistiche, si nota la possibilità di motivare la scelta di aspetti o di attività del programma di Italiano che possono far riferimento alle funzioni stesse.

Il lavoro è indirizzato alle classi prime di un istituto tecnico e, come si è detto in precedenza, l’età dei discenti e la complessità del loro "universo cognitivo" spinge a proporre un approccio interattivo, dinamico e spesso ludico a tutta l’attività.

La scansione degli argomenti all’interno di ogni singola sotto unità non è rigida, né gli obiettivi didattici sono nettamente separabili uno dall’altro: difficilmente si può procedere alla presentazione di un argomento senza includere aspetti che si devono ancora trattare, né è possibile, prendendo in considerazione una lingua storico-naturale, individuare sempre una netta corrispondenza fra obiettivi e contenuti.

 

 


Continua
Ritorno all'indice