Quinta sotto-unità
"Il contesto e le funzioni linguistiche
"

Contenuti

Obiettivi

Strategie

Strumenti

Tempi

Raccordi

Il contesto
Le funzioni linguistiche

 
 
 
 
 
 
 
 

Riconoscere il contesto
Saper costruire una comunicazione adeguata al contesto

Riconoscere le funzioni linguistiche

Riconoscere le motivazioni che sottendono allo svolgimento di parti del programma di Italiano

Lezione frontale
Discussione in classe
Lavori di gruppo

 
 
 

Manuale di grammatica

Mappa delle funzioni

1 ora

Rimandi a altre parti del progetto
e alla terza sotto-unità



Lezione


Riconoscere l’importanza del contesto è fondamentale nel processo comunicativo soprattutto quando si comunica con una lingua storico-naturale. Si propongono in classe esemplificazioni e riflessioni sulla difficoltà di contestualizzare correttamente se non si conoscono a sufficienza le caratteristiche degli ambiti in cui si opera.

Esercizi

Si può lavorare, per esempio, con colmo o una barzelletta "fredda" e ragionare sul perché non tutti ne colgono il senso, non tutti ridono. Si possono assegnare esercizi dopo aver spiegato in classe le regole per costruire un colmo e dopo aver fatto qualche simulazione con un lavoro di gruppo.

Lezione


La seconda parte di questa lezione riguarda le funzioni linguistiche: si presentano tutte le funzioni in uno schema alla lavagna facendole corrispondere ad ognuno degli elementi della comunicazione. Si può poi proseguire agganciando ad ogni funzione l’aspetto o l’argomento che ad essa si collega nella scansione del programma curriculare di Italiano.

 

Elemento della comunicazione

Funzione linguistica

Aspetti del programma di Italiano

Emittente

Emotiva, espressiva

Lettere, diari, autobiografie, ecc.

Ricevente

Conativa o persuasiva

Ordini, regole, prescrizioni, pubblicità

Messaggio

Poetica

Poesia, slogan pubblicitari

Canale

Fàtica

Interiezioni

Codice

Metalinguistica

Regole della grammatica, sintassi ecc.

Referente

Referenziale

Cronache, verbali, riassunti


 
In questa sede, considerata la necessità di privilegiare soprattutto i collegamenti con l’informatica, ci si soffermerà in particolare solo sulla funzione conativa e sulla funzione metalinguistica.

 
Funzione conativa

Nello svolgimento del programma di Italiano si introduce il testo regolativo o prescrittivo e lo si esamina per la sua funzione prevalente che in definitiva obbliga il destinatario ad eseguire determinate operazioni. Analizzata la funzione , infatti, il ricevente deve identificare e classificare le frasi attribuendo ai connettivi il giusto valore (connettivi che indicano una spiegazione, un ordine, un rapporto di tempo, una conseguenza, una causa, un fine, una relazione avversativa). Dovrà poi operare scegliendo il percorso corretto.
Si possono proporre a titolo esemplificativo frasi del tipo
Per stirare, se l’indumento è di lino allora seleziona una temperatura più alta
Il destinatario identificata la funzione, dovrà operare di conseguenza.
Si propone l’analisi di testi regolativi come le istruzioni per il montaggio di un elettrodomestico, una ricetta gastronomica, le regole di comportamento del libretto personale e si fa notare come la riuscita di una qualsiasi operazione è determinata dalla corretta interpretazione della funzione. Si potrebbe richiedere agli allievi di formulare, anche, delle "istruzioni" per un robot che conosce solo poche azioni elementari e provare, per esercizio, a far stendere un programma per lo svolgimento di determinate operazioni.
Si può, come già anticipato nella lezione sui segni, riflettere sull’uso delle icone, dei segnali usati in funzione conativa anche se sarà evidente che il loro potere espressivo è limitato, mentre può essere complesso anzi, illimitato, il potere espressivo delle parole .

Funzione metalinguistica


Il secondo segmento di questa lezione introduce all’uso della funzione metalinguistica, ossia quando la lingua parla di sé. Si è fatto riferimento in precedenza alla necessità di indicare in enunciati le norme che regolano il funzionamento di un qualsiasi codice. Quando il codice è la lingua, la lingua parla di sé e pertanto la funzione della frase diventa metalinguistica. Si usa quindi il sistema dei segni non solo per fornire dei significati (esprimendo proprietà semantiche), ma anche per indicare come si devono organizzare le parole dal punto di vista sintattico (le concordanze, l’ordine ...) . L’esempio viene fornito dalle regole della grammatica e della sintassi, strumento di lavoro quotidiano nella pratica didattica.
L’uso metalinguistico dei linguaggi di programmazione è caratteristico del progetto di interpreti e compilatori, che costituiscono una parte considerevole del codice che viene eseguito nel corso di qualsiasi interazione con il computer.
Si può concludere ricordando che nei linguaggi formali, a differenza di quanto accade nei linguaggi naturali (per esempio con la funzione emotivo-espressiva), le regole di sintassi non possono essere violate, pena la mancanza di significato.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Sesta sotto-unità
"Presupposizioni e inferenze"


Contenuti

Obiettivi

Strategie

Strumenti

Tempi

L’implicito
Le presupposizioni
Le inferenze

 

Riconoscere un implicito
Riconoscere una presupposizione
Riconoscere un’inferenza
Saper ricostruire il significato di un messaggio
Riconoscere la funzionalità delle presupposizioni e delle inferenze

Lezione e discussione in classe
Lavori di gruppo

Il manuale di grammatica
Fotocopie

2 ore

 
 
 
 
 
 

 
Lezione

L’insegnante propone la lettura di qualche riga tratta da I PROMESSI SPOSI capitolo XVI dove Renzo in fuga da Milano, prima di chiedere informazioni, esamina i suoi possibili interlocutori. Scarta il primo, il secondo ... Quante presupposizioni in questo "esame" !!!
Si fornisce la definizione di presupposizione. Si presenta la differenza tra inferenza e presupposizione e si fa notare quanto importante è saper usare correttamente le inferenze nell’atto comunicativo.
Si chiarisce cos’è un implicito (l’intenzione comunicativa dell’emittente viene trasmessa indirettamente o in modo non chiaro, es. "Vuoi prendere la penna?" ossia "Scrivi").

Esercizi

Agli allievi si propongono delle frasi e si chiede loro di ricostruire tutte le presupposizioni e le inferenze e di esplicitare il significato completo del messaggio.

Esempio di esercizio:
Individua le presupposizioni e le inferenze

Prende l’ascensore per evitare sforzi al cuore
 

Non vengo al cinema con te perché domani ho il compito d’inglese
 

Sai qual è il colmo per un matematico? Abitare in una frazione
 

Vivo a Venezia, mi servo dell’auto solo durante le vacanze
 


Osservazioni


Sulle inferenze il lavoro è trasversale a tutte le materie e va condotto traendo in continuazione esempi dai messaggi che emergono in classe importante è l’apporto anche di altri ambiti disciplinari. Il lavoro di gruppo è la modalità che meglio si presta alla ricerca e all’analisi degli esempi.

 
 
 
 
Settima sotto-unità
"Codificare e decodificare"


Contenuti

Obiettivi

Strategie

Strumenti

Tempi

Raccordi

La pluralità dei linguaggi
Decodificare una poesia

Riconoscere la pluralità dei linguaggi
Riconoscere che occorre adeguata strategia per decodificare ogni linguaggio

Lezione frontale
Lavori di gruppo

 
 

Il manuale di grammatica
Un testo poetico

1 ora

Rimandi alla terza sotto-unità


Lezione

Si propone una introduzione che affronta la pluralità dei linguaggi (verbali e non, cinematografico, visivo, artistico, televisivo, pubblicitario, ecc.). Si fa riferimento a tutta la tipologia conosciuta dagli allievi, anzi si fa tesoro delle indicazioni da loro fornite. Segue una breve analisi di quanto emerso.
Il docente può, ora, analizzare con precisione le differenze fra linguaggi naturali (usati fra uomo e uomo) e linguaggi artificiali (usati tra uomo e macchina o tra uomo e uomo per comunicazioni di tipo scientifico) e può presentare in modo esaustivo le caratteristiche dei primi (hanno una sintassi poco rigida, un linguaggio molto ricco, possono avere problemi di semantica, si sono evoluti nel tempo, presentano caratteristiche emotive) e dei secondi (sono stati inventati appositamente, hanno una sintassi rigida, nessuna ambiguità semantica, nessuna caratteristica emotiva, un vocabolario molto ridotto).
Nella seconda parte della lezione si fa riferimento in particolare al linguaggio poetico.
La decodifica e la corretta ricostruzione dei vari piani del significato è fondamentale per la piena comprensione del messaggio. Qui si recupera parte della terza sotto-unità per l’aspetto del significante e della connotazione. L’analisi del testo poetico viene condotta con la rivisitazione delle figure retoriche di significato e, compatibilmente con l’interesse della classe, di alcune di quelle di costruzione.

Esercizi

Gli esercizi da proporre in classe e a casa sono di parafrasi/versione in prosa di testi poetici. Procedendo da testi semplici ai più complessi si opera sul significato decodificandolo su più piani e lo si ricostruisce contestualizzando alla luce di quanto si conosce dell’autore e del periodo storico interessato.

Osservazioni

Si riconosce a questa lezione il carattere specifico dell’Italiano e la poca spendibilità in altri ambiti. Ma si ritiene necessario proporla, seppure in forma non aprrofondita, per la necessità di affrontare il problema della decodifica anche con il supporto di esempi estremamente emblematici come sono appunto quelli della poesia.

 
 
 
 
 
 
 
Ottava sotto-unità
"La comunicazione inefficace"


Contenuti

Obiettivi

Strategie

Strumenti

Tempi

Raccordi

Gli errori più comuni degli allievi

 
 
 
 

Riconoscere l’economicità e la potenza comunicativa
Riconoscere la raffinatezza comunicativa

Lezione interattiva
Lavori di gruppo

 
 
 
 
 

Il manuale di grammatica
Lavagna luminosa

1 ora

Alla terza sotto-unità


Lezione


Si possono riportare gli errori più diffusi e si può procedere insieme agli allievi alla catalogazione di essi secondo i seguenti indicatori:


 
Es.
La virgola che uccide (Cesare Marchi "Impariamo l’italiano" Rizzoli pagg 20…..
Grazia impossibile, fucilarlo / Grazia, impossibile fucilarlo)

Rumori / errori di stampa / titoli non corrispondenti o pertinenti rispetto al contenuto


Es.
Dov’è il cacciavite?
Ho troppo caldo

Es.
Le barzellette fredde


Osservazioni


Si propongono in questo sintetico elenco solo alcuni dei possibili esempi di comunicazione inefficace: è solo una traccia del lavoro che è possibile condurre non certo una pianificazione puntuale che volutamente si lascia alla sensibilità dell’insegnante e alla necessità della classe fruitrice.
Spesso in classe, dopo un lavoro lungo e apparentemente infruttuoso, gli stessi allievi riescono ad individuare i punti deboli della loro comunicazione e propongono adeguati rimedi.

A questo punto l’insegnante può finalmente, con il supporto della lavagna luminosa, concludere il suo intervento:

 


NELLA PRATICA DELLA COMUNICAZIONE

Per "agire linguisticamente" ci vuole abilità


Abilità
significa

- saper scegliere ossia
conoscere le parole
costruire le frasi
valutare la situazione comunicativa
considerare il tono
- saper ricostruire ossia capire le inferenze
individuare il nesso logico

avere presupposizioni in comune con il destinatario


Glossarietto e Bibliografia
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