LEGGERE I FENOMENI

 

Franca Gallo

Istituto Tecnico Commerciale di Cividale

 

 

Per studiare un sistema occorre imparare ad osservarlo e a descriverlo con precisione.

Nel campo delle scienze sperimentali, quasi tutti/e siamo d’accordo nel ritenere che per acquisire informazioni più approfondite sul nostro sistema è indispensabile eseguire osservazioni quantitative che richiedono uno strumento di misura.

Nel linguaggio scientifico le proprietà di un sistema che si possono misurare sono chiamate grandezze.

I concetti di misurazione e di grandezza e la necessità di utilizzo dello strumento matematico quale linguaggio formale di espressione, seppure ancora difficili da formulare e ancora confusi, sono abbastanza familiari a studenti e studentesse del biennio di una scuola superiore, mentre è invece quasi del tutto ignoto alla maggioranza di essi/esse il concetto di informazione come grandezza e la possibilità di misurare in forma matematica la quantità di informazione, la sua maggiore o minore capacità di diminuire la nostra incertezza su un problema o una situazione, la possibilità di rappresentare le informazioni con un numero.

A partire dagli anni 80 il computer è stato inserito all’interno del contesto scolastico come strumento la cui utilità appariva spesso celata dietro vincoli possenti di competenze informatiche alquanto elevate. All’epoca, la complessità di alcuni strumenti informatici e la loro scarsa flessibilità e adattabilità alle situazioni didattiche attuate in classe hanno spesso determinato negli/nelle insegnanti atteggiamenti di sfiducia nei confronti delle nuove tecnologie con la conseguente preferenza per esperienze didattiche di altro tipo, con le quali si aveva maggiore familiarità.

La diffusione del computer a scuola ha avuto grande impulso negli anni novanta in concomitanza con lo sviluppo dei sistemi informatici che permettono la comunicazione a distanza.

Oggi assistiamo a un fermento di sperimentazioni sul valore educativo delle tecnologie e il passaggio tecnologico è considerato momento essenziale nella formazione culturale degli/delle allievi/e.

Da più parti ormai si riconosce che il valore formativo delle nuove tecnologie è insito nelle funzioni che svolgono all’interno del processo educativo.

Ai più è chiaro che le tecnologie che oggi sono a disposizione di adulti, ragazzi/e e bambini/e sono strumenti peculiari che consentono di sviluppare, esercitare, potenziare alcune capacità degli/delle allievi/allieve.

L’idea del computer come “scatola magica” che tutto può è però, purtroppo, ancora diffusa.

Pochi/e studenti/studentesse del biennio di un Istituto Tecnico conoscono lo strumento matematico di un computer o sono pienamente consapevoli del fatto che da solo esso non è in grado di risolvere alcun problema e che è pertanto necessario che qualcuno/a glielo insegni, descrivendo nel dettaglio il processo risolutivo.

E’ quindi importante che essi/esse comprendano che è necessario sapere esattamente che cosa vogliamo fare, qual’è la sequenza finita delle istruzioni per giungere alla soluzione di una classe di problemi, in altri termini quale algoritmo per una classe di problemi dobbiamo usare.

 

L’abitudine a creare fogli elettronici a conclusione di alcune esperienze di misurazione faciliterà la comprensione che il mezzo informatico è solo un aiutante molto veloce: è necessario che ci sia qualcuno/a che analizzi il problema, definisca gli obiettivi da raggiungere, individui i dati iniziali e finali e descriva tutti i passi necessari per ottenere il risultato voluto, sia consapevole di come dati ed elaborazioni possano essere interpretati.

 

Obiettivi del modulo sono quelli di

 

1.      abituare all’esatta formulazione di un “programma”, del “procedimento per la soluzione di un problema, specificato passo per passo, in modo completo e non ambiguo”,

2.      comprendere il significato di codifica analogica e digitale, la logica a due stati dell’hardware e la corrispondenza con la logica formale, con quello che potremmo chiamare il “computer di Aristotele”.

 

 

Destinatari: ragazzi/ragazze di una classe prima di un Istituto Tecnico Commerciale

 

1.      Obiettivi formativi (finalità)

 

 

2.      Organizzazione modulo

 

Vengono di seguito presentate tre unità didattiche.

Sono state sviluppate presentando gli argomenti STRUMENTI DI MISURA, DI TECNICHE DI MISURAZIONE, DI DEFINIZIONE DI UNITA’ DI MISURA

 

UD1. Dall’osservazione alla misura (tempi: 4 ore)

UD2. Massa e peso (tempi: 3 ore)

UD3. Il confine tra analogico e digitale e le unità di misura dell’informazione (tempi: 7 ore)

 

 


Contesto disciplinare ed eventuali collegamenti interdisciplinari

 

Italiano, Storia, Matematica ed Informatica, Scienze biologiche, Laboratorio di informatica (Trattamento Testi e dati).

 

Strategie

 

Le competenze linguistiche hanno un ruolo centrale nell’apprendimento. Pertanto nello sviluppo del modulo è sempre presente anche l’analisi del linguaggio , che consente la categorizzazione dell’esperienza, la sua elaborazione simbolica e la sua comunicazione.

 

La presentazione teorica degli argomenti è limitata, mentre maggior spazio è dato alla comprensione dei testi proposti e alle semplici attività di laboratorio dove gli/le allievi/e sono stimolati a

 

1.      Osservare e descrivere oggetti

2.      Individuare e definire le proprietà fisiche

3.      Raccogliere e registrare dati di crescente complessità

4.      Confrontare direttamente ed eseguire misurazioni con unità convenzionali

5.      Fare anticipazioni e formulare ipotesi

6.      Progettare, inventare nuove esperienze di misurazione

7.      Definire in maniera precisa le fasi del progetto e la sequenza finita delle istruzioni per poter giungere alla soluzione di una classe di problemi

8.      Evidenziare e sfruttare le potenzialità dello strumento informatico

 

Viene privilegiata la verbalizzazione interattiva dell’osservazione e dell’esperienza, la comunicazione via via più complessa attraverso rappresentazioni simboliche delle informazioni date e ricevute.

 

Attività scolastiche ed extrascolastiche

 

 

Spazi

 

Strumenti/materiali

 

 

Docenti coinvolti/allievi gruppi

 

Docente di Scienze della Materia

Tutta la classe, organizzata in gruppi durante l’esecuzione delle esperienze

 

Risorse disponibili

 

 

Raccordo possibile con altre unità del progetto

 

Osservare il mondo, L’informazione entra in macchina, Le funzioni logiche nella pratica quotidiana

 

Bibliografia:

 

E. Meini, C. Vettori, T. De Gaetano T.I.C. Informazione e comunicazione nella società tecnologica, Ed. Le Monnier, 1999

Marcello Guidotti, 1999 La macchina universale di Turino e il test di Turing

Franco Carlini, Chips & salsa Storie e culture nel mondo digitale, Ed. Il Manifesto

Andrea Gressani, Le unità di informazione informatiche, www.edscuola.it

Alessandra Talamo, Apprendere con le nuove tecnologie, La Nuova Italia, 1998

Alberto Pian, L’era di Internet, Ed. la Nuova Italia, 2000

Carlo Fiorentini, La prima chimica, Ed. Franco Angeli, 1990

A.Marra Barone, Formazione Scientifica e Scuola di Base, Ed. La Scuola, 1987

Baracchini, Righi, Scoprire la materia ñ Indagini e modelli, Ed. Tramontana

 

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