I linguaggi logici

Annamaria D'Andrea

Scuola Elementare

 

Giochi con la logica

Luciana Berto, Francesca Nigris

Scuola Media

 

 


Introduzione

Svolgere l'attività didattica in un Istituto verticalizzato comprendente una scuola materna, tre scuole elementari e due medie, ha dato l’opportunità agli insegnanti di conoscere caratteristiche e problematiche dei diversi ordini di scuola e di riflettere sulle ragioni delle sempre più evidenti difficoltà degli alunni:
A.    difficoltà di ordine linguistico
Gli insegnanti hanno rilevato che, all’inizio del ciclo scolastico, il linguaggio dei bambini:

Anche recenti ricerche mettono in evidenza le medesime problematiche

"Osservando le capacità verbali dei bambini all’avvio della scuola primaria, con sempre maggior frequenza si constata la assoluta prevalenza di comportamenti linguistici tipici della conversazione domestica che si fonda largamente su allusioni al non detto, sull’evocazione di oggetti indefiniti, sul richiamo generico a esperienze alle quali non è stato dato nome, su gesti e riferimenti non condivisi. Si tratta di comportamenti propri sia dei bambini più loquaci, sia dei bambini più timidi, certamente legati al loro contesto esperienziale, ma che lasciano emergere anche uno sviluppo linguistico in cui il linguaggio non-proposizionale prevale sul linguaggio proposizionale" (Simone, R. 2000. La terza fase. Bari: Laterza p.128-130)

Si è sentita, dunque, la necessità di ipotizzare un percorso che promuova e sviluppi l’uso del linguaggio verbale articolato, capace cioè di manipolare/esprimere i rapporti logico-semantici rispetto all’universo in cui la comunicazione si realizza.

B.    difficoltà di ordine logico
Gli insegnanti rilevano che, all’inizio della scuola secondaria, gli alunni:

Dalle discussioni è emerso che una delle cause è da ricercare nella mancata "costruzione" dei concetti logici che, nella scuola elementare, vengono generalmente trattati con superficialità, in modo episodico e poco strutturato. Anche le proposte didattiche esistenti sui libri di testo utilizzati, non forniscono un organico percorso di apprendimento, ma si limitano ad interventi estemporanei e quindi poco incisivi.

Nei programmi didattici per la scuola primaria, nell’introduzione alla parte dedicata alla logica si fa esplicito riferimento a questo problema: "L’educazione logica, più che oggetto di insegnamento esplicito e formalizzato, deve essere argomento di riflessione e di cura continua dell’insegnante … Particolare cura sarà rivolta alla conquista della precisione e della completezza del linguaggio …" Analoghi suggerimenti si trovano nei Programmi per la scuola media.

Il percorso che viene di seguito proposto è stato pensato per sviluppare, fin dai primi anni della scuola elementare, le abilità di comunicare in modo chiaro e preciso anche su e attraverso i linguaggi logici che, per loro caratteristica, sono astratti e difficilmente comprensibili dai bambini se non presentati con estrema gradualità e non riferiti a contesti concreti e particolarmente semplici.

Concetti astratti come quelli logici possono essere introdotti gradualmente e senza forzature attraverso giochi che:

a.    tengano conto della realtà in cui vivono i bambini

b.    permettano di introdurre i primi elementi di un linguaggio privo di ambiguità.

casa
Sia le attività che i materiali proposti, in particolare nella fase iniziale del ciclo scolastico, devono tener conto di entrambe le esigenze e rifarsi alla fantasia che è una parte rilevante e "concreta" della realtà dei bambini di questa età, creando un "magico mondo di matematica" nel quale si trova anche la "casa della logica".




Anche negli anni successivi sarà comunque necessario fare sempre riferimento a situazioni concrete anche se ciò comporta qualche imperfezione nella completezza e nel rigore.


Obiettivi

Sviluppare le abilità linguistiche, logiche e il senso critico

Rappresentare situazioni e procedimenti

Utilizzare in modo consapevole e progressivamente più rigoroso i linguaggi logici per:

 

Destinatari

Alunni della scuola elementare

Alunni di terza media

 

Contesto disciplinare

Matematica e lingua italiana

 

Docenti coinvolti

Docenti di matematica e lingua italiana della scuola elementare e media

 

Organizzazione del percorso

Tempi

Il percorso presentato per la scuola elementare non prevede una scansione temporale ben definita, ma, dopo aver presentato i concetti (se è possibile durante ore di compresenza tra l’insegnante di matematica e di lingua italiana), gli stessi saranno utilizzati ogni qualvolta se ne presenti l’occasione.

Per la scuola media è prevista un’attività conclusiva, di verifica dei concetti logici appresi: 1 ora alla settimana per complessive 12 settimane in cui gli insegnanti di matematica e lettere sono in compresenza.

La collocazione dell’attività nelle ore di compresenza dove due insegnanti sono insieme in classe, nasce dalla necessità di dividersi i compiti di animatore ed arbitro di situazioni problematiche che possono insorgere durante il gioco; ma è anche un pretesto per operare insieme in vista dell’acquisizione di competenze trasversali come richiesto dalle indicazioni della legge 30/2000 sui nuovi curricoli attualmente in attesa di entrare in vigore.

 

Contenuti

I linguaggi logici - scuola elementare

Primo ciclo (prima e seconda elementare):

a.    L’enunciato e il valore di verità
b.    La negazione
c.    Classificazioni
Secondo ciclo (terza, quarta e quinta elementare)
a.    il connettivo "e"
b.    il connettivo "o" aut
c.    il connettivo "o" vel
Sia nel primo che nel secondo ciclo si useranno i quantificatori per descrivere.

Giochi con la logica - Scuola media

Gioco in cui vengono ripresi tutti i concetti affrontati alla scuola elementare, sviluppati e approfonditi nei tre anni di scuola media. L’attività proposta assume le caratteristiche di un gioco di ruolo finalizzato alla scrittura di un racconto d’avventura, nel quale ogni ragazzo assumerà la parte di un eroe dotato di certe caratteristiche. Per "costruire" il protagonista del futuro racconto, gli insegnanti proporranno una serie di qualità che gli alunni combineranno usando diagrammi e tabelle. Ogni eroe dovrà poi cercare di superare ostacoli e prove attraverso la soluzione di situazioni problematiche.

Contemporaneamente gli alunni dovranno verbalizzare ciò che si sta facendo.

Il gioco si concluderà:

a.    con la stesura del racconto di ciò che è successo all’eroe
b.    con la riflessione su analogie e differenze tra linguaggio naturale e linguaggio logico-matematico.

Questa attività pare in sintonia con quanto si dice nei suggerimenti metodologici per la matematica presenti nei programmi per la scuola media del ’79: "La matematica fornisce un apporto essenziale alla formazione della competenza linguistica, attraverso la ricerca costante di chiarezza, concisione e proprietà di linguaggio e, anche, mediante un primo confronto tra il linguaggio comune e quello formale proprio della matematica."

Metodologia
Tutte le attività avranno un approccio ludico (la scelta è stata determinata dalla convinzione che noi insegnanti abbiamo che il gioco favorisca situazioni di apprendimento significativo e contribuisca a dare alla matematica l’aspetto di una disciplina con cui ci si può anche divertire, insomma una matematica dal "volto umano") e si baseranno sulla didattica per problemi.
Prevederanno la costruzione e la manipolazione di materiali, lavori per piccoli gruppi a cui farà seguito la discussione sui risultati ottenuti.

Materiali e attrezzature
Verifiche
Sono previsti momenti di verifica in ciascuna fase dell’attività svolta.
Il gioco per la scuola media è, di per sé, una verifica finale del lavoro svolto nell'intero ciclo dell'obbligo.