B.  Calvino  scrittore tra intuizione e sperimentazione (4 ore complessive di lezione in  classe)

 

"Forse il segno che il millennio sta per chiudersi è la frequenza con cui ci si interroga sulla sorte della letteratura e del libro nell'era tecnologica cosiddetta postindustriale. Non mi sento d'avventurarmi in questo tipo di previsioni. La mia fiducia nel futuro della letteratura consiste nel sapere che ci sono cose che solo la letteratura può dare coi suoi mezzi specifici".

I.CALVINO, Lezioni americane, Introduzione, (1985), in Saggi I, Meridiani, Mondadori, 1995, p.629

“L’eccessiva ambizione dei propositi può essere rimproverata in molti campi d’attività, non in letteratura. La letteratura vive solo se si pone degli obiettivi smisurati, anche al di là d’ogni possibilità di realizzazione. Solo se poeti e scrittori si proporranno imprese che nessun altro osa immaginare la letteratura continuerà ad avere una funzione. Da quando la scienza diffida dalle spiegazioni generali e dalle soluzioni che non siano settoriali e specialistiche, la grande sfida per la letteratura è il saper tessere insieme i diversi saperi e i diversi codici in una visione plurima sfaccettata del mondo”.

I.CALVINO, Lezioni americane, Molteplicità, (1985), in Saggi I, Meridiani, Mondadori, 1995, p. 722-3

 

Nel solitario 'esilio' parigino (che va  dal 1967 al 1980) Calvino si isola progressivamente  dalla realtà esterna, per  immergersi  -come  scrive lui stesso-  nel 'mondo scritto'.

L'analisi della realtà socio-politica contemporanea, i suoi molteplici interessi culturali, l'amicizia con Queneau e gli altri dell' OuLiPo lo convincono che è radicalmente cambiato il ruolo dell'intellettuale, il quale  -se vuole continuare a produrre cultura e progresso civile-  deve sperimentare nuove strategie, per cercare  di  conoscere  la  realtà 'labirintica' che sta attorno, sempre più disordinata e caotica, e di dare ad essa una forma, un senso, seppure relativo.

 

OBIETTIVI

Conoscenze:   

q       comprensione dell'opera sperimentale  di Calvino e sua contestualizzazione;

q       approccio agli interessi culturali  e alla poetica  dell'autore, attraverso l'esame  di  passi  dei suoi Saggi;

q       informazione sugli aspetti  culturalmente   più significativi del pieno  Novecento, con particolare attenzione alle intersezioni tra discipline scientifiche e linguistico-letterarie;

q       acquisizione di terminologia  specifica; arricchimento  lessicale in genere.

Competenze:   

q       comprendere immagini e testi  scritti di diverso tipo (narrazione, saggi,  definizioni, schemi, formule, ecc.);

q       partecipare costruttivamente a lezioni interattive e dibattiti;

q       competenze di scrittura: saper  prendere  appunti  ed elaborare materiali per lo studio; produrre sintesi e/o relazioni;

q       focalizzare nodi concettualmente significativi  e metterli in gerarchia;

q       sapersi documentare e fare ricerche autonome;

q       esporre oralmente, in  forma adeguata alle richieste, conoscenze e interpretazioni  personali.

Capacità:      

q       sviluppo delle capacità di analisi, di confronto, di classificazione, di sintesi.

 

L’unità didattica è strutturata in quattro lezioni della durata di un’ora.


Lezione I
(1h): Approccio all'analisi e  alla comprensione  de Le città invisibili.

Þ     Analisi  delle immagini scelte da Calvino per le copertine  delle edizioni dell'opera  pubblicate da Einaudi nel 1972 e nel 1977: 'Il castello dei Pirenei' di Renè Magritte  (All. 1B) e 'Progetto di edificio' di Claude-Nicolas Ledoux (All. 1Bbis), e ricerca delle possibili motivazioni della scelta dell'autore.

Þ     Le Città invisibili a confronto con  la  precedente opera sperimentale  di Calvino, Il castello dei destini incrociati (1969), che  - secondo  la proposta  didattica  indicata  nella Premessa - può  essere già stata oggetto di analisi precedente: suggestioni derivanti dalle immagini di alcune carte dei Tarocchi viscontei, L'Arcano maggiore, Il Mondo (All. 2B) e dei Tarocchi marsigliesi, L’asso di coppe, La ruota della fortuna (All. 4B) e dalla lettura di alcune storie (All. 3B - All. 5B).

Þ     Lettura di passi di articoli giornalistici, interviste e altri scritti calviniani  sul tema  della città ideale (All. 6B)

 

Metodologia:

§         Lezione interattiva, con proposta di analisi testuali; uso di strumenti di  proiezione e di presentazione

§         Gli  studenti  sono invitati a selezionare e ad annotare con cura  nel loro Dossier di appunti  gli interventi più significativi.

§         Per casa  viene  assegnato  un  lavoro  di  revisione  accurata  del  materiale ( alcune parti  possono essere fornite in fotocopia, in particolare  l'allegato 6B) e di  redazione  di  sintesi sulle  caratteristiche  delle  città  presentate e descritte da Calvino stesso, per  arrivare  ad  enucleare  gli aspetti che più lo hanno suggestionato.


Lezione II (1h): Riflessioni di Calvino sul ruolo dello scrittore e della  letteratura, dagli anni '60 in poi.

Þ     Lettura, analisi e contestualizzazione degli All. 7B - 8B - 9B;

Þ     Chiarimenti e quesiti su concetti e riferimenti  espliciti ed impliciti in essi contenuti, atti a puntualizzare aspetti  che sono argomento della lezione.

Þ     Gli studenti rispondono oralmente ai quesiti e attivano un dibattito guidato  dall'insegnante.

Þ     Gli studenti selezionano i contenuti più significativi del dibattito, e li annotano nel proprio Dossier.

 

In particolare l'insegnante fa notare come Calvino assegni:

1) allo scrittore il ruolo:

§         di contribuire a produrre storia, cultura, moralità, progresso civile;

§         di trarre esempi e modelli, utili alla propria arte, dalle aree culturali scientifiche, tecnologiche ed artistiche;

§         di indicare  all'umanità una prospettiva, un senso dell'esistenza, dopo il trauma della rivoluzione industriale  e di fronte ad una complessità del reale sempre meno padroneggiabile.

2) alla letteratura la funzione:

§         di ricercare, progettare, scoprire, inventare strategie atte a padroneggiare la realtà e l'evolversi della società;

§         di indicare una via d'uscita dal 'labirinto'  gnoseologico-culturale del nostro tempo;

§         di conoscere e organizzare una realtà che appare disordinata e caotica, dando ad essa una 'forma', un ordine, un senso, seppur relativo;

§         di recepire, pur nelle sue specificità, i requisiti di leggerezza, esattezza, ordine mentale propri della scienza e della filosofia.

 

Lezione III (1h): Interessi cultural-letterari di Calvino negli anni del soggiorno parigino (1967-80) e contatti con l'ambiente  dell'OuLiPo.

Þ     Lettura e analisi degli All. 10B - 11B, per individuare gli interessi di Calvino e le aree disciplinari a cui appartengono, le teorie esposte e le opinioni espresse dall’autore;

Þ     Lettura e discussione dell’All. 12B, con commento e analisi dei passaggi e concetti che eventualmente dovessero risultare oscuri.

Attività per gli studenti:

Þ     Si distribuiscono in fotocopia i testi degli All. 13B - 14B, con la consegna di individuare, come lavoro domestico, le questioni scientifiche illustrate, attribuendole all’area disciplinare di appartenenza e valutandone il grado di attendibilità, anche alla luce delle attuali conoscenze in ambito scientifico.

In conclusione si deve arrivare ad evidenziare che  Calvino

§         mostra interessi linguistico-letterari e culturali indirizzati allo strutturalismo, alla semiotica e alla antropologia strutturale;

§         auspica un intreccio nei testi letterari  di letteratura, scienza e filosofia ('ménage à trois'), puntualizzando le specificità di ciascuna disciplina, le procedure, le potenzialità, le aporie;

§         affronta questioni di ordine epistemologico;

§         manifesta interesse per gli abbinamenti della numerologia, della matematica, della combinatoria alla produzione di testi letterari;

§         esplicita precise e svariate conoscenze scientifiche di tipo cosmologico, astronomico, biologico, fisico ecc., e anticipa  (con Le cosmicomiche, e non solo!) concezioni di cui importanti scienziati di oggi gli riconoscono il merito: cfr.il pensiero di Ilya Prigogine in All. 15B;

§         subisce il particolare fascino  dell’OuLiPo e di Queneau (“enciclopedista”, "matematico”, “cosmologo”), e dei loro esperimenti di opere costruite su strutture formali matematiche.

 

Lezione IV (1h): Le proposte di letteratura potenziale  dell'Oulipo.

 

Þ     L’insegnante, usando strumenti di proiezione e di presentazione, con l’All. 16B  propone alla classe alcuni dei principi elaborati da Queneau sull’applicazione della matematica combinatoria ai testi letterari, e invita gli studenti ad interpretarli anche nelle loro premesse e conseguenze.

Þ     Sempre avvalendosi di strumenti di proiezione e di presentazione, l’insegnante propone alla classe il testo dell’All. 17B, relativo alle elaborazioni oulipiane sul componimento poetico della Sestina e chiede agli studenti di scoprire e di esplicitare i procedimenti adottati; distribuisce poi in fotocopia l’All. 18B, riguardante la combinatoria applicata alla costruzione di frasi; fa leggere a turno dagli studenti il testo e chiede loro di comprendere e di spiegare i procedimenti combinatori, le formule e i teoremi citati. (All. 18bisB: interpretazioni degli studenti)

Þ     Mediante la proiezione dell’All. 19B, si richiamano i “giochi combinatori” usati da Queneau in alcune delle sue opere, già citati nella lezione precedente. L’insegnante cita un esempio di applicazione delle regole oulipiane alla narrativa, proponendo in  fotocopia alla classe un passo di Calvino (All. 20B), sullo scrittore Georges  Perec e sul suo romanzo La vita istruzioni per l’uso.

Þ     Viene quindi distribuito in fotocopia l’Indice del romanzo di Georges  Perec (All. 21B), affinché gli studenti scoprano le singolari affinità con l’Indice di Le città invisibili.Qualora gli studenti non conoscano già Il castello dei destini incrociati e Se una notte d’inverno  un viaggiatore, l’insegnante distribuisce, per una lettura domestica, le fotocopie degli All. 22B - 23B,  per documentare l’applicazione di procedimenti combinatori anche da parte di Calvino.

 

In conclusione, si sottolinea:

1.       quale fosse la natura delle regole matematiche di scrittura che Queneau e gli scrittori dell’OuLiPo si imponevano;

2.       come Calvino fosse interessato a queste sperimentazioni e le apprezzasse (analogie  con Perec);

3.      come lo scrittore italiano abbia applicato regole similari in due romanzi, Il castello dei destini incrociati e Se una notte d’inverno un viaggiatore, che rispettivamente precedono e seguono Le città invisibili.

 

 

VERIFICA

A conclusione dell’intera unità, si procede alla valutazione formativa del lavoro svolto: l’insegnante si fa consegnare il Dossier degli studenti e controlla il lavoro svolto.